La scelta che le insegnanti hanno fatto per le uscite didattiche di questo anno scolastico è stata quella di privilegiare il rapporto con la natura, affinché i bambini possano sentirsi bene, liberi di camminare, correre, spaziare in luoghi che in genere non hanno molta occasione di frequentare.

Il mondo naturale si presenta ai bambini come uno scrigno da scoprire, da godere, da rispettare.

La conoscenza del territorio, fin da questa tenera età, può far maturare capacità e comportamenti che stanno alla base del sapere e del fare scientifico.

In più, i bambini possono conoscere i doni che la natura ci può dare, attraverso le azioni e il lavoro dell’uomo: formaggio, latte, carne, miele, frutta, erbe aromatiche.

Conoscere un mondo ormai distante dalla loro esperienza può destare stupore e meraviglia e può essere anche un’occasione per orientare i loro interessi di vita, fino alla possibilità di una scelta lavorativa precisa nel settore agroalimentare.

Il pullman per questa uscita è stato pagato con una quota del contributo volontario, perché si è voluto tenere conto, in particolar modo, dei bambini dell’ultimo anno. Le famiglie quindi hanno versato direttamente solo il corrispettivo dei laboratori.

I bambini sono tornati a casa con una bella piantina di basilico, da curare e far crescere.

“Vorrei che il bambino cominciasse ad avere un rapporto vero e caldo con la natura, con gli alberi, imparasse a conoscerli e, quando piove, riuscisse a sentire che musica fa la pioggia sulle foglie, si abituasse a vedere come crescono le erbe e andasse a cercare gli animali che si nascondono in mezzo al prato … Giocando con la natura il bambino gioca con l’immensità”. (Tonino Guerra).

  

Il capriolo…                                             Le api…

 

 

Arrivo al maneggio …                             A cavallo….

 

  

Il miele…                                                 Si cammina…

 

  

Il lama…                                                   L’asinello….