Quest’anno, la classe 3^C dell’Anita Garibaldi ha abbracciato la pedagogia del
Service Learning e ha deciso di accogliere la proposta del maestro Roberto
Lovattini del Movimento di Cooperazione Educativa di mettere in contatto
bambini e ragazzi con gli anziani per non farli sentire soli e in balia della paura.
Durante la pandemia non solo gli anziani si sono ritrovati soli, ma anche gli
alunni impegnati a casa con la Dad. La scuola, per essere apprendimento, deve
essere vita e relazione.
La proposta è nata all’interno del Progetto “Passare dalle Notizie positive
all’agire positivo per diventare cittadini consapevoli!” che l’Associazione The
Bright Side in collaborazione con il Movimento di Cooperazione Educativa –
G.T. di Piacenza e il quotidiano Libertà sta portando avanti nelle scuole di
Piacenza con contatti in tutta Italia e che attraverso dei webinar, ai quali noi
insegnanti della classe abbiamo partecipato, ha diffuso su tutto il territorio
nazionale.
Noi maestre abbiamo parlato con gli alunni della classe, chiedendo loro se erano
disponibili a scrivere lettere ai nonni e alle nonne che si trovano nelle case di
Riposo. I bambini hanno accettato con grande gioia, poiché hanno percepito,
con la loro sensibilità, la difficoltà che hanno vissuto gli anziani, che non era
così diversa dalla loro. Molti alunni non hanno più potuto avere contatti con i
nonni a causa delle restrizioni per la pandemia. Pertanto si sono dimostrati
“vicini” alla solitudine vissuta dagli anziani che si trovano negli istituti. Da qui
nasce l’iniziativa di corrispondenza con una RSA di Piacenza, disponibile allo
scambio con la nostra classe.
Siamo entusiaste di partecipare a questo progetto che può aiutare i bambini e gli
anziani ad essere d’esempio per tutta la società in un momento nel quale ci
sarebbe bisogno di solidarietà e condivisione. Si tratta di due mondi
all’apparenza lontanissimi, ma in realtà più vicini che mai. Lo scambio
intergenerazionale, diventa una ricchezza per entrambi. Mettere insieme
bambini/ragazzi ed anziani giova ad entrambe le generazioni: i nonni
migliorano l’autostima, aumentano il benessere, i contatti sociali e si riduce il
loro stress e la depressione. I più giovani sviluppano un atteggiamento positivo
nei confronti dei nonni ed acquisiscono una maggiore comprensione del
processo di invecchiamento.
Bambini e ragazzi migliorano l’altruismo e la condivisione, qualità
indispensabili nel vivere quotidiano ma anche le capacità comunicative, la
comprensione e le competenze sociali.
La corrispondenza permette di mettere in contatto persone diverse per luoghi di
vita, per età, esperienze, nazionalità, cultura e stabilire rapporti significativi.
Attraverso lo scambio intergenerazionale si può cercare di migliorare la
coesione sociale, trasmettere il patrimonio culturale e promuovere i processi di
apprendimento.
Progettazione Didattica
«È certo che quando i ragazzi di una classe possono scrivere, comporre,
stampare, leggere, illustrare e diffondere, la scuola prende un altro senso e
un’altra piega.» C. Freinet in Scuola e città 1950
La motivazione nella corrispondenza e nello scambio con altre persone è
fortissima e non c’è bisogno di indurla in modo artificioso.
La corrispondenza a tutti i livelli è una straordinaria occasione per scoprire,
nelle varietà dei modi di vivere e dei luoghi di vita, le diverse culture.
«L’educazione linguistica è compito dei docenti di tutte le discipline che
operano insieme per dare a tutti gli allievi l’opportunità di inserirsi
adeguatamente nell’ambiente scolastico e nei percorsi di apprendimento, avendo
come primo obiettivo il possesso della lingua di scolarizzazione. (dalle
Indicazioni Nazionali).

Le lettere della 3^C