Il 29 maggio, alle ore 8.15, è iniziata l’avventura del viaggio verso Penna San Giovanni; avventura perché ci vuole un’ora e mezzo per raggiungere il posto e bisogna organizzarsi bene per evitare che i bambini, che soffrono il mal d’auto, possano sentirsi veramente male.

Il viaggio è andato bene e valeva la pena rischiare, perché divertimento ed apprendimento sono stati garantiti alla grande!

I bambini hanno cominciato ad osservare l’impastatrice che ha dato forma all’enorme massa di pane e, successivamente, mentre si attendeva la lievitazione, hanno visto come si fa il formaggio.

Al momento opportuno hanno impastato il pane (che hanno poi portato a casa), sperimentando l’emozione di appoggiare la forma sulla pala e vederla inghiottire dal forno caldissimo (come quello delle fiabe?).

Un percorso in discesa, che ha messo a dura prova la muscolatura delle gambe (per frenare!), ci ha portati al grande recinto delle mucche, dove troneggiava il toro. Ma i bambini hanno scoperto che il capobranco è una mucca speciale, autorevole, che decide anche quando e come uscire dal recinto. Quando le mucche si recano in sala mungitura, seguono un ordine di precedenza ben preciso e solitamente capeggiato dallo stesso animale che detiene la leadership.

Abbiamo visitato anche l’enorme stalla, con i recinti per i vitellini, i vitelloni e le scottone. All’esterno c’erano grandi balle di paglia e fieno.

Al ritorno, in salita, un po’ di sosta ai giochi di legno, prima di entrare per il pranzo (eccezionale, con pasta, un secondo di patate al forno, fettine tenerissime e, alla fine, il gelato!).

 

L’impastatrice … e il formaggio…

 

  

… le mucche …. la stalla…

 

  

… il fieno… la massa lievitata…

 

  

 ...impastare e giocare…

 

  

…la pala e il forno…

 

 

…il pane

 

  

a pranzo….e poi il gelato!!!!