Quando pensano a contenuti ed attività, le insegnanti non sanno mai all’inizio quale sarà il vero valore che i bambini attribuiranno alla proposta.

Alla conclusione dell’esperienza, le insegnanti possono notare, con stupore, se i bambini sono contenti, appagati, curiosi e motivati al lavoro, anche in misura maggiore alle aspettative.

Questo è stato il risultato del lavoro per la festa della mamma: un libro fatto con le impronte delle mani.

Un mese e mezzo di attività manipolative, pittoriche, creative, un work in progress che ha reso le giornate belle ed operative.

In questo periodo in cui fervevano le idee, il clima della classe era più disteso, i bambini erano più responsabili dell’ordine dell’aula, ci sono stati meno conflitti e più dialoghi tra loro.

I bambini, dopo aver visto molte immagini alla Lim, hanno espresso il loro giudizio estetico ed hanno poi scelto i loro soggetti in autonomia, secondo i loro interessi personali, desiderosi di fare un bel dono alla mamma.

Mentre le pagine del libro prendevano forma, i bambini esprimevano considerazioni sul lavoro proprio e quello degli altri, decidendo come procedere.

Ogni bambino, di 3, di 4 o di 5 anni, ha progettato il suo libro, arrivando a scuola ogni mattina con un’idea in testa.

L’insegnante ha supportato le singole progettazioni, mantenendo sempre un clima di laboratorio, di ricerca, di ipotesi e di domande, per avvicinare la realizzazione della pagina all’idea che il bambino aveva in testa.

Poi la soddisfazione del risultato e la voglia di riprendere il soggetto già dipinto aggiungendo altri particolari, dopo una riflessione personale, un confronto con i compagni e il recupero del maggior numero di conoscenze in possesso.

I bambini hanno sfogliato il libro e lo hanno descritto agli altri compagni della classe, motivando le scelte effettuate. Infine hanno pensato di inserire le parole su ogni pagina, come nei veri libri.

I bambini sono stati autori di un dono personale ed unico, frutto di una motivazione profonda.

Risultato: un libro per la mamma costruito in modo personale, con il numero di pagine che ognuno ha voluto preparare.

Ogni bambino ha capito che le insegnanti non pretendono gli stessi prodotti da tutti ma aiutano i bambini a dare il meglio di sé in modalità diverse. Inoltre hanno capito che c’è sicuramente una scadenza del lavoro, ma che si può continuare a sperimentare nel momento in cui si desidera farlo: è una pista aperta.

Questa modalità di lavoro ha l’obiettivo di far raggiungere competenze, facilitando un’esperienza unitaria nella quale i bambini possano integrare conoscenze, abilità e processi di valutazione del proprio operato.

È stato interessante il dialogo scaturito successivamente alla festa.

I bambini hanno ripetuto parole e descritto sentimenti della loro mamma: felicissima, contenta, orgogliosa del figlio, sorridente, stupita, felice, commossa, entusiasta, mi abbraccia, mi bacia, mette il libro in un posto importante, riguarda sempre il libro e ne parla con me, abbiamo letto il libro anche con papà.

Le mamme sono state entusiaste dell’iniziativa, semplice ma significativa.