Esperienza di cooperative learning, maggio 2019. Scuola dell’Infanzia V.V.Veneto, sez. B.

“Questo è il nostro mare!”. È la definizione che alcuni bambini di 5 anni hanno dato al loro progetto: costruire un cartellone con il mare, i pesci, gli scogli, le barche. Per questo hanno incollato, tagliato, colorato, e, soprattutto, hanno progettato, si sono accordati costantemente su come procedere.

Hanno dato una connotazione storica al loro lavoro, scrivendo i loro nomi; hanno avuto il desiderio di comunicare, di affermarsi, di essere ricordati e di essere apprezzati.

Non si sono fermati ad assolvere i normali compiti che l’insegnante assegna, ma sono andati oltre, mettendo in campo conoscenze, abilità e spirito di gruppo.

Il valore del lavoro svolto in gruppo non sta nella perfezione del prodotto creato, ma nel processo cognitivo messo in atto autonomamente e responsabilmente.

I bambini hanno personalizzato gli apprendimenti collegati alle varie esperienze vissute durante l’anno scolastico, hanno elaborato un processo di metacognizione che li ha portati a darsi degli obiettivi, ad avere spirito di iniziativa, a saper lavorare insieme, ad imparare nuovamente con gli altri, ad avere la consapevolezza del valore sociale del loro impegno, ad avere la tenacia per giorni di portare a conclusione il progetto.

Queste sono alcune delle Competenze richieste a livello europeo.

Questo processo di autoriflessione sulla conoscenza e questo salto qualitativo della partecipazione dei bambini costituiscono una importante verifica della validità delle proposte formative messe in atto.

Vuol dire che esse sono state adeguate all’età dei bambini, sono entrate nella storia personale di ciascuno ed hanno sollecitato la partecipazione affettiva dei bambini.

I bambini, nel rapporto con il territorio, hanno capito che il mare è bello, pericoloso, affascinante, pieno di misteri, ci dona i pesci, dà lavoro a molti papà; è un nostro amico, gli dobbiamo rispetto e lo dobbiamo salvaguardare.